CIVILTA' E AVVENIRE
Evoluzione dell’uomo nello spazio cosmico - L’uomo nell’Era Spaziale - Il futuro dell’uomo è nello Spazio - Progresso umano - Destini dell’umanità
Evoluzione dell’uomo nello spazio cosmico
omissis
L’uomo nell’Era Spaziale
Il 4 ottobre 1957 è iniziata l’Era Spaziale, un passaggio di incommensurabile portata ed importanza per tutti gli esseri umani in grado di poter trasformare in profondità la loro stessa esistenza. Il suo avvento non ha precedenti nella storia e paragonata ad essa anche la scoperta dell’America non rappresenta che un episodio nel grande libro delle conoscenze umane.
Le conquiste spaziali, dapprima concepite come una gara politico-scientifica tra due Nazioni, solo più tardi costituirono la strada maestra del progresso e dell’allargamento dei limitati confini terrestri fornendo soluzioni concrete a molti dei problemi tra i più antichi e conferendo loro una visione più realistica e meno fantastica di quella del passato.
La possibilità di conoscere e visitare mondi diversi dalla Terra basterebbe a far cambiare radicalmente ogni conoscenza umana, trasformando di colpo l’attuale inquadratura mentale di tipo terrestre e plasmando diversamente la vita dell’uomo e le sue credenze per proiettarlo in una dimensione più vasta, di tipo cosmico. In ultima analisi l'Era Spaziale rappresenta la più grande avventura tentata dall’uomo in cui si concentra l’ideale di una civiltà informata alla ragione ed alla scienza.
Il limite del mondo che generalmente per i nostri padri era fissato nei confini di una regione più o meno vasta della Terra, ora si è spostato enormemente e per le generazioni future potrebbe arrivare ad un ordine di grandezza prima inconcepibile potendo l’intero Universo diventare la nuova frontiera.
Nella nostra epoca i satelliti, dotati delle più opportune strumentazioni elettroniche, permettono all’uomo di vedere il suo pianeta come mai prima, di conoscere le sue reali dimensioni e di scoprire le sue risorse più nascoste.
Tra i numerosi campi di applicazione che si sono sviluppati con l’Era Spaziale, l’elettronica gioca un ruolo fondamentale; senza un’elettronica sviluppatissima non sarebbe stato possibile pensare alle conquiste spaziali, né d’altra parte sarebbe stato concepibile un così rapido sviluppo dell’elettronica senza la spinta trainante e determinante impressale dalle necessità del progresso spaziale.
Lo strumento elettronico è uno strumento delicatissimo e per poter essere applicato nel campo spaziale è stato testato ad accelerazioni e condizioni di esistenza che non hanno altri riscontri sulla Terra. Ciò ha significato per il microchip, il grande protagonista dell’elettronica moderna, un enorme perfezionamento per consentire la realizzazione di apparecchiature assai complesse, di sicuro funzionamento e di lunga vita.
Grazie ai circuiti miniaturizzati, capaci di espletare nelle loro microscopiche dimensioni le numerose funzioni richieste per ottenere una sicurezza pressoché totale, si sono potute raggiungere una velocità di calcolo ed una affidabilità diventate proverbiali.
La miniaturizzazione dei circuiti logici ha raggiunto valori eccezionali che consentirebbero di superare le più difficili condizioni di esistenza alle quali si dovesse sottostare durante i voli spaziali.
Si può affermare a ragione che lo sviluppo rapido dei computers
non sarebbe stato possibile senza la spinta impressa dalle esigenze spaziali,
facendoli passare in pochi lustri da enormi calcolatori a dimensioni migliaia di
volte minori.
Il nuovo orizzonte che si è dischiuso al genere umano è caratterizzato da una scienza destinata ad occupare un posto preminente nelle attività umane in cui le meraviglie della tecnica, dell’automazione e dell’elettronica si raccolgono e si potenziano nella conquista dello Spazio.
La scienza e la tecnica si trovano a vivere in una dimensione nuova e inusitata rispetto alle generazioni precedenti: il Cosmo è diventato il vero laboratorio dell’uomo ed esso per la prima volta può essere assoggettato all’indagine umana.
Ogni nuova scoperta si ripercuote con velocità crescente in campi sempre più numerosi: se si prende l’esempio della telefotografia ci si accorge che essa ha provocato grandi sviluppi in altri campi che vanno dall’ottica tradizionale ai mezzi più sofisticati per conoscere i minimi dettagli della superficie terrestre o delle sue viscere.
Nell’ambito della medicina gli esempi diventano ancora più numerosi, basti pensare a quante vite umane sono state salvate con gli stimolatori cardiaci nati dalle tecniche spaziali, o ai farmaci sempre più puri ed efficaci che vengono immessi nel mercato.
Attualmente sono in molti a ritenere che assai presto arriverà il giorno in cui le vite umane salvate con la medicina o le tecniche di tipo spaziale (i cui standard di qualità, purezza ed affidabilità sono elevatissimi) supereranno quelle salvate con la più tradizionale medicina terrestre le cui prospettive sono assai più limitate.
Tutto lascia presagire che l’Era Spaziale si ripercuota in maniera sempre più efficace nella vita quotidiana, infatti ogni giorno nuovi prodotti vengono creati nello Spazio o con tecniche di tipo spaziale ed il loro numero continua ad aumentare. Su questa strada il tempo trascorre ad un ritmo incalzante e quasi non passa giorno senza che un nuovo passo venga compiuto in questa direzione, che un nuovo esperimento venga tentato, che una nuova conoscenza sia acquisita. Perché un veicolo si levi da terra e trasporti sano e salvo il suo carico umano nello spazio extraterrestre è necessario il concorso di tutte le conoscenze scientifiche acquisite dall’uomo: dall’astronomia alla biologia, dalla chimica alla psicologia, dall’elettronica alla medicina, dall’informatica alla robotica ecc...
E tanto più ardue saranno le imprese future tanto maggiore dovrà essere questo apporto di collaborazione delle varie discipline e dei vari popoli.
La conquista dello Spazio, oltre a rappresentare la realizzazione di un sogno, forse antico quanto l’uomo, costituisce anche il più significativo ed importante stimolo al progresso moderno in tutti i campi. Infatti parlare dello Spazio e dei mezzi che occorrono per conquistarlo significa trattare dei più arditi progressi di tutte le scienze: significa penetrare in un mondo nuovo che fino a ieri costituiva le frontiere del fantastico.
Le prospettive che si aprono sono davvero incredibili e perché divengano realizzabili è necessario operare attivamente in modo da dare la priorità alla ricerca spaziale senza disperdere l’enorme potenziale intellettivo umano e finanziario occorrente per il raggiungimento di siffatti obiettivi.
La conquista dello Spazio non deve considerarsi come una scelta tra diverse possibilità offerte dalla civiltà del nostro tempo, infatti rappresenta in realtà il cammino obbligato di una civiltà scientifica ispirata ad un progresso che caratterizza l’uomo nel suo “Io” più profondo in quanto rivolto alla ricerca della propria ragion d’essere.
E' auspicabile che sia la stessa inesorabile forza degli eventi operati dalla conquista spaziale, soprattutto nel campo dell’informatica e della mondovisione, ad influire sull’azione dell’uomo e dei governi favorendo l’eliminazione delle fantasie che hanno per millenni funestato la storia del nostro pianeta, alimentate dall’ignoranza, dai privilegi, dai nazionalismi e dagli egoismi piccoli e grandi, che per forza maggiore cesseranno di esistere su una Terra trasformata in "Villaggio Globale”.
Il futuro dell’uomo è nello Spazio
omissis
Progresso umano
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Destini dell’umanità
omissis
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Note
[1] Stralci dall'ultima versione del libro Prospettive dell'Era Spaziale (2003)