CIVILTA' E AVVENIRE
Evoluzione dell’uomo nello spazio cosmico -
L’uomo nell’Era Spaziale
- Il futuro dell’uomo
è nello Spazio - Progresso umano - Destini dell’umanità
in foto lo Stretto di
Messina fotografato da Luca Parmitano, fonte Scienze Fan Page -
www.fanpage.it
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Evoluzione dell’uomo
nello spazio cosmico
omissis
L’uomo nell’Era Spaziale
Il 4 ottobre 1957 è iniziata l’Era Spaziale, un
passaggio di incommensurabile portata ed importanza per tutti gli esseri umani
in grado di poter trasformare in profondità la loro stessa esistenza. Il suo
avvento non ha precedenti nella storia e paragonata ad essa anche la scoperta
dell’America non rappresenta che un episodio nel grande libro delle conoscenze
umane.
Le conquiste spaziali, dapprima
concepite come una gara politico-scientifica tra due Nazioni,
solo più tardi costituirono la strada maestra del progresso e dell’allargamento
dei limitati confini terrestri fornendo soluzioni concrete a molti dei problemi
tra i più antichi e conferendo loro una visione più realistica e meno fantastica
di quella del passato.
La possibilità di conoscere e visitare mondi diversi dalla Terra
basterebbe a far cambiare radicalmente ogni conoscenza umana, trasformando di
colpo l’attuale inquadratura mentale di tipo terrestre e plasmando diversamente
la vita dell’uomo e le sue credenze per proiettarlo in una dimensione più vasta,
di tipo cosmico. In ultima analisi l'Era Spaziale rappresenta la più grande
avventura tentata dall’uomo in cui si concentra l’ideale di una civiltà
informata alla ragione ed alla scienza.
Il limite del mondo che generalmente per i nostri padri era
fissato nei confini di una regione più o meno vasta della Terra, ora si è
spostato enormemente e per le generazioni future potrebbe arrivare ad un ordine
di grandezza prima inconcepibile potendo l’intero Universo diventare la nuova
frontiera.
Alla nostra epoca i satelliti, dotati delle più opportune
strumentazioni elettroniche, permettono all’uomo di vedere il suo pianeta come
mai prima, di conoscere le sue reali dimensioni e di scoprire le sue risorse più
nascoste.
Tra i numerosi campi di applicazione che si sono sviluppati con
l’Era Spaziale, l’elettronica gioca un ruolo fondamentale; senza un’elettronica
sviluppatissima non sarebbe stato possibile pensare alle conquiste spaziali, né
d’altra parte sarebbe stato concepibile un così rapido sviluppo dell’elettronica
senza la spinta trainante e determinante impressale dalle necessità del
progresso spaziale.
Lo strumento elettronico è uno strumento delicatissimo e per
poter essere applicato nel campo spaziale è stato testato ad accelerazioni e
condizioni di esistenza che non hanno altri riscontri sulla Terra. Ciò ha
significato per il microchip, il grande protagonista dell’elettronica moderna,
un enorme perfezionamento per consentire la realizzazione di apparecchiature
assai complesse, di sicuro funzionamento e di lunga vita.
Grazie ai circuiti miniaturizzati, capaci di espletare nelle loro
microscopiche dimensioni le numerose funzioni richieste per ottenere una
sicurezza pressoché totale, si sono potute raggiungere una velocità di calcolo
ed una affidabilità diventate proverbiali.
La miniaturizzazione dei circuiti logici ha raggiunto valori
eccezionali che consentirebbero di superare le più difficili condizioni di
esistenza alle quali si dovesse sottostare durante i voli spaziali.
Si può affermare a ragione che lo sviluppo rapido dei computers
non sarebbe stato possibile senza la spinta impressa dalle esigenze spaziali,
facendoli passare in pochi lustri da enormi calcolatori a dimensioni migliaia di
volte minori.
Il nuovo orizzonte che si è dischiuso al genere umano è
caratterizzato da una scienza destinata ad occupare un posto preminente nelle
attività umane in cui le meraviglie della tecnica, dell’automazione e
dell’elettronica si raccolgono e si potenziano nella conquista dello Spazio.
La scienza e la tecnica si trovano a vivere in una dimensione
nuova e inusitata rispetto alle generazioni precedenti: il Cosmo è diventato il
vero laboratorio dell’uomo ed esso per la prima volta può essere assoggettato
all’indagine umana.
Ogni nuova scoperta si ripercuote con velocità crescente in campi
sempre più numerosi: se si prende l’esempio della telefotografia ci si accorge
che essa ha provocato grandi sviluppi in altri campi che vanno dall’ottica
tradizionale ai mezzi più sofisticati per conoscere i minimi dettagli della
superficie terrestre o delle sue viscere.
Nell’ambito della medicina gli esempi diventano ancora più
numerosi, basti pensare a quante vite umane sono state salvate con gli
stimolatori cardiaci nati dalle tecniche spaziali, o ai farmaci sempre più puri
ed efficaci che vengono immessi nel mercato.
Attualmente sono in molti a ritenere che assai presto arriverà il
giorno in cui le vite umane salvate con la medicina o le tecniche di tipo
spaziale (i cui standard di qualità, purezza ed affidabilità sono elevatissimi)
supereranno quelle salvate con la più tradizionale medicina terrestre le cui
prospettive sono assai più limitate.
Tutto lascia presagire che l’Era Spaziale si ripercuota in
maniera sempre più efficace nella vita quotidiana, infatti ogni giorno nuovi
prodotti vengono creati nello Spazio o con tecniche di tipo spaziale ed il loro
numero continua ad aumentare.
Su questa strada il tempo trascorre ad un ritmo incalzante e
quasi non passa giorno senza che un nuovo passo venga compiuto in questa
direzione, che un nuovo esperimento venga tentato, che una nuova conoscenza sia
acquisita.
Perché un veicolo si levi da terra e trasporti sano e salvo il
suo carico umano nello spazio extraterrestre è necessario il concorso di tutte
le conoscenze scientifiche acquisite dall’uomo: dall’astronomia alla biologia,
dalla chimica alla psicologia, dall’elettronica alla medicina, dall’informatica
alla robotica ecc...
E tanto più ardue saranno le imprese future tanto maggiore dovrà
essere questo apporto di collaborazione delle varie discipline e dei vari
popoli.
La conquista dello Spazio, oltre a rappresentare la realizzazione
di un sogno, forse antico quanto l’uomo, costituisce anche il più significativo
ed importante stimolo al progresso moderno in tutti i campi. Infatti parlare
dello Spazio e dei mezzi che occorrono per conquistarlo significa trattare dei
più arditi progressi di tutte le scienze: significa penetrare in
un mondo nuovo che fino a ieri costituiva le frontiere del fantastico.
Le prospettive che si aprono sono davvero incredibili e perché
divengano realizzabili è necessario operare attivamente in modo da dare la
priorità alla ricerca spaziale senza disperdere l’enorme potenziale intellettivo
umano e finanziario occorrente per il raggiungimento di siffatti obiettivi.
La conquista dello Spazio non deve considerarsi come una scelta
tra diverse possibilità offerte dalla civiltà del nostro tempo, infatti
rappresenta in realtà il cammino obbligato di una civiltà scientifica ispirata
ad un progresso che caratterizza l’uomo nel suo “Io” più profondo in quanto
rivolto alla ricerca della propria ragion d’essere.
E' auspicabile che sia la stessa inesorabile forza degli eventi
operati dalla conquista spaziale, soprattutto nel campo dell’informatica e della
mondovisione, ad influire sull’azione dell’uomo e dei governi favorendo
l’eliminazione delle fantasie che hanno per millenni funestato la storia del
nostro pianeta, alimentate dall’ignoranza, dai privilegi, dai nazionalismi e
dagli egoismi piccoli e grandi, che per forza maggiore cesseranno di esistere su
una Terra trasformata in "Villaggio Globale”.
Il futuro dell’uomo è nello Spazio
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Progresso umano
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Destini dell’umanità
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Note
[1] Stralci dall'ultima
versione del libro Prospettive dell'Era Spaziale (2003)
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