Biografia
Antonino Ciancitto nasce a Paternò, da una numerosa famiglia della media borghesia siciliana, ultimo di quattro figli, inizia i suoi studi nel solco della tradizione familiare presso il Liceo Classico 'Mario Cutelli' di Catania; è nel corso di questi anni che matura in lui la crescente passione per gli aeromobili ed i sistemi propulsivi in genere, tanto che, nonostante il conseguimento di una brillante maturità classica, decide di iniziare la propria carriera accademica iscrivendosi alla Facoltà di Ingegneria presso l’Università di Catania per concluderla quindi a Genova, dove nel 1958 all'età di 22 anni scrive il suo primo libro 'Macchine' per i colleghi dell'Università [1].
Laureatosi in Ingegneria Elettrotecnica nel corso dello stesso mese, il 12 ottobre 1961, riceve, alla presenza di Giovanni Gronchi, al tempo Presidente della Repubblica, il premio colombiano nel corso del Convegno Internazionale delle Comunicazioni per la genialità dimostrata negli studi seguiti e conclusi con la tesi di laurea intitolata 'Studio di un sistema propulsivo atto a migliorare il valore del rapporto massa in un vettore balistico'. L'essenza dell'invenzione di Ciancitto, contenuta nella sua tesi di laurea, nel 1959 era già stata oggetto di richiesta di deposito presso i competenti uffici del Ministero dell'Industria e del Commercio del relativo brevetto industriale, successivamente rilasciato [2]. La qualità del lavoro compiuto nella tesi di Laurea accende sulle sue idee, ovvero la realizzazione di un razzo con involucro consumabile, l’attenzione di colossi dell’industria aereonautica e dei media nazionali, e la Rai invia a Paternò una troupe per la realizzazione di un servizio giornalistico [3] .
All'inizio degli anni '60 si colloca la lunga corrispondenza con la N.A.S.A. e la Società Aerospaziale Lockeed per la cessione del suo brevetto. Mr. Fred C. Meuser, occupandosi personalmente della questione veniva a Milano nella sede dell'Aermacchi per conferire sulle modalità di messa a punto. Successivamente faceva però presente che malgrado la bontà dell'idea la Lockeed era costretta, senza finanziamenti N.A.S.A., ad abbandonare ogni ricerca in questo campo [4].
Assorbito da un lavoro solitario di ricerche e di studi nell'arco di tempo dal 1959 al 1973 Ciancitto chiede ed ottiene i brevetti per le sue invenzioni. Tra questi si annovera nel 1967 il conseguimento del brevetto presso gli Stati Uniti d'America di un motore a razzo ad elevato rendimento dal titolo 'Rocket engine with consumable casing' [5].
Nel 1965 si colloca la pubblicazione del libro 'Prospettive dell'Era Astronautica'; agli anni 1968, 1969, 1970 risale la sua collaborazione con la 'Rivista Aeronautica, Astronautica e Missilistica' con numerosi ed originali articoli che hanno suscitato un notevole interesse in campo spaziale consentendogli di vincere nell'estate del 1971 il premio di collaborazione con la summenzionata rivista. Tra i numerosi articoli scritti in questi anni vanno citati per l'originalità delle argomentazioni 'Caratteristiche e possibilità del satellite sincrono' (Tecnica e Ricostruzione n. 5-6/1966), 'Motore a razzo con camera di combustione a geometria variabile' (Rivista Aeronautica n. 4/1969), 'Aeromobile a sostentazione mista' (Disegno di Macchine n. 1-4/1975).
Nel 1988 esce con l'Istituto Bibliografico Napoleone la prima edizione di 'Prospettive dell'Era Spaziale' dove viene sviluppata a fondo la teoria del razzo 'perfetto' e delle sue possibilità. Il 'razzo a sigaretta' che ne deriva, se realizzato, consentirebbe un notevole abbassamento dei costi di satellizzazione poiché il suo propulsore innovativo possiede le caratteristiche per diventare il mezzo ideale per la locomozione spaziale e la conquista economica del sistema solare [6].
Nel 1990 Ciancitto vince a Todi il Premio Aerospaziale dell'Associazione Arma Aeronautica per l'opera 'Prospettive dell'Era Spaziale'. Nel 1991 pubblica 'Evoluzione delle Macchine e dei Motori terrestri, marittimi aerei e spaziali', cui fa seguito nel 1994 'La Fisica Reale' dove viene espressa una teoria che espone un'interpretazione della fisica in alternativa ai canoni tradizionali attuali. Dalla nuova visione della materia, strutturata su un mattone primigenio a forma di tetraedo, scaturirebbe una rappresentazione della Natura che privilegia la visione corpuscolare in antitesi alle onde originate da un apparato matematico che non rispetta la natura dei fenomeni [7].
Dal 1994 si distingue per l'attiva collaborazione con la rivista 'Ricerca Aerospaziale' edita da IBN. Nel 1996 viene pubblicata, completamente rinnovata ed ampliata, la seconda edizione di Prospettive dell'Era Spaziale. In questi anni il pensiero dell’autore si rivolge anche a temi di nuova trattazione di carattere etico-filosofico e, a seguito delle sue riflessioni, escono nel 1997 due nuove pubblicazioni dal titolo 'Evoluzione della Specie Umana' e 'La Religione Umana', nonché la seconda edizione di 'La Fisica Reale', cui nel 2000 seguirà la terza.
Sempre favorevole e impegnato nello sviluppo delle modalità di sfruttamento di forme di energia alternativa, negli ultimi anni la sua attenzione si è rivolta all'interessante situazione che caratterizza lo stretto di Messina. La presenza del mar Ionio a sud e del mar Tirreno a nord con un regime di maree semidiurne sfasate di 90° combinato con la struttura topografica dello stretto produce infatti una corrente marina tra le più veloci al mondo. Sia dal punto di vista oceanografico che da quello topografico lo stretto è uno dei luoghi meglio favoriti dalla Natura per lo sfruttamento di energia 'azzurra', specie se viene collegato con un tunnel viario 'Archimedeo' tra le due sponde. Si viene a formare, pertanto, un collegamento ad 'alveo' o a 'clessidra' che fornisce quasi continuamente energia elettrica oltre ad essere attraversato come un ponte. Tali considerazioni relative a 'Il motore idraulico perpetuo e il ponte tra Scilla e Cariddi' corredate di dati precisi e calcoli matematici oltre che da una puntuale descrizione dell'idea progettuale sono state pubblicate in alcuni articoli usciti sulla rivista 'Oim' (marzo-aprile 2000) e su 'Tecnica e Ricostruzione' (maggio-agosto 1999).
Sebbene condizionato da un progressivo peggioramento della sua funzione visiva e da un più generale affaticamento fisico, Ciancitto continuò attivamente i suoi studi e le sue ricerche fino a pochi mesi prima della sua morte avvenuta il 7 agosto 2003.
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Note e bibliografia
[1] Biografia di Antonino Ciancitto, Ricerca Aerospaziale n. 2/2003, IBN Editore, Roma
[2] Premiato a Genova il giovane inventore siciliano, Il secolo XIX, Genova, 13 dicembre 1961, 14
[3] Notiziario Rai,
Centro Archiviazione Roma, Identificatore Teca T61347/015, 13 dicembre
1961
[4] Il missile rivoluzionario brevettato anche negli Stati Uniti, La Sicilia, Catania, 14 luglio 1965, 4
[5] Convegno del Lions Club di Paternò sulla figura e l'opera dell'Ing. Ciancitto, Supplemento n. 1/2015 alla Ricerca Aerospaziale, IBN Editore, Roma
[6] Il futuro dell’uomo è nello spazio, ecco come realizzarlo, Il Corriere, Viterbo, 2 ottobre 1994, 14
[7] M. Costato, Recensioni, La Fisica Reale - Teoria dei Fotoni e degli elettroni, Il Nuovo Cimento Serie A, vol. 109, Società Italiana di Fisica, Pisa, aprile 1996
Graduated in Electrical Engineering during the same month, on 12 October 1961, at the presence of Giovanni Gronchi, at the time President of the Republic, he received the Colombian award during the International Communication Conference for the genius demonstrated in the studies followed and concluded with his degree thesis entitled 'Study of a propulsion system to improve the value of the relationship mass in a ballistic vector'. The essence of Ciancitto's invention, contained in his degree thesis, in 1959 had already been the subject of a request for deposit at the competent offices of the Ministry of Industry and Commerce of the related industrial patent, subsequently released [2]. The quality of the work done in the degree thesis turned on his ideas, i.e. the making of a rocket with expendable casing, the attention of behemoths of the aeronautical industry and the national media, and Rai sends a crew to Paternò to create a journalistic service [3] .
The long correspondence with N.A.S.A. and the Lockeed Aerospace Company for the transfer of its patent took place at the beginning of the 60s. Mr. Fred C. Meuser, personally dealing with the matter, came to the Aermacchi office in Milan to discuss how to set it up. Later, however, he pointed out that despite the goodness of the idea, Lockeed was forced, without funding N.A.S.A., to abandon all research in this field [4].