Ciak Telesud, archivio TG, Paternò, 9 luglio 2013,  Mary Sottile

Il paternese Luca Parmitano ha compiuto oggi la prima passeggiata spaziale fuori dalla stazione orbitante. Scavando nel passato si scopre che Parmitano non è il primo paternese amante dello spazio, già negli anni '60 Antonino Ciancitto aveva avviato contatti con la Nasa per un sistema di propulsione a razzo unico da lui brevettato. 

Un'altra pagina di storia italiana oggi è stata scritta. L'evento porta la firma dell'astronauta Luca Parmitano primo italiano a fare una passeggiata nello spazio. Sei ore passate fuori dalla stazione orbitante insieme alla collega Chris Cassidy per poter lavorare alla manutenzione della stessa stazione spaziale. E questa di oggi è solo la prima passeggiata spaziale di Luca Parmitano, l'astronauta paternese ne compirà una seconda il prossimo 16 luglio con l'obiettivo di preparare l'installazione del modulo russo MLM su cui verrà agganciato il braccio robotico ERA che arriverà sulla stazione spaziale ad agosto prossimo.

"Una delle cose di cui ti rendi conto solo a questa distanza" scrive Parmitano su twitter "è che noi siamo abituati a pensare alla Terra in termini di località, di luoghi diversi come per esempio i 5 continenti, città e vari paesi confinanti, ma da quando sono quassù" scrive ancora Parmitano" mi sono reso conto che questa divisione ce la siamo inventata noi. Non esistono confini nel mondo, il mondo è uno. A questa distanza non ci si riesce a rendere conto dell'altezza delle montagne, della profondità di una valle o dell'insormontabilità di un fiume per cui il mondo diventa uno senza frontiere. L'idea che sulla Terra ci sia della gente che si batte, che uccide e si fa uccidere per il potere di essere in un posto piuttosto che in un altro è assolutamente aliena vista da qui".

E scavando nella storia si scopre che Luca Parmitano non è il primo paternese innamorato dello spazio. Già prima di lui, negli anni '60 c'era chi lo spazio lo sognava disegnando progetti, tra questi un sistema di propulsione a razzo unico.

Lui era Antonino Ciancitto, laureatosi in ingegneria industriale a Genova. I suoi studi, le sue idee vennero esaminati anche dalla Nasa e dalla Società Aerospaziale Lockeed dimostratasi interessata al brevetto proprio del sistema a propulsione. Un rapporto però non andato a buon fine per l'assenza di finanziamenti Nasa.

Le sue ricerche vanno avanti con un'attività fitta tra l'Italia e l'America che gli permise di mettere a punto una serie di studi in campo spaziale. Il prossimo 7 agosto saranno 10 anni dalla sua scomparsa, di un altro illustre uomo a cui la città di Paternò ha dati i natali, un altro uomo però dimenticato dalla sua terra.