
Il
paternese Luca Parmitano ha compiuto oggi la prima
passeggiata spaziale fuori dalla stazione orbitante.
Scavando nel passato si scopre che Parmitano non è il
primo paternese amante dello spazio, già negli anni '60
Antonino Ciancitto aveva avviato contatti con la Nasa per
un sistema di propulsione a razzo unico da lui brevettato.
Un'altra
pagina di storia italiana oggi è stata scritta. L'evento
porta la firma dell'astronauta Luca Parmitano primo
italiano a fare una passeggiata nello spazio. Sei ore
passate fuori dalla stazione orbitante insieme alla
collega Chris Cassidy per poter lavorare alla manutenzione
della stessa stazione spaziale. E questa di oggi è solo
la prima passeggiata spaziale di Luca Parmitano,
l'astronauta paternese ne compirà una seconda il prossimo
16 luglio con l'obiettivo di preparare l'installazione del
modulo russo MLM su cui verrà agganciato il braccio
robotico ERA che arriverà sulla stazione spaziale ad
agosto prossimo.
"Una
delle cose di cui ti rendi conto solo a questa
distanza" scrive Parmitano su twitter "è che
noi siamo abituati a pensare alla Terra in termini di
località, di luoghi diversi come per esempio i 5
continenti, città e vari paesi confinanti, ma da quando
sono quassù" scrive ancora Parmitano" mi sono
reso conto che questa divisione ce la siamo inventata noi.
Non esistono confini nel mondo, il mondo è uno. A questa
distanza non ci si riesce a rendere conto dell'altezza
delle montagne, della profondità di una valle o dell'insormontabilità
di un fiume per cui il mondo diventa uno senza frontiere.
L'idea che sulla Terra ci sia della gente che si batte,
che uccide e si fa uccidere per il potere di essere in un
posto piuttosto che in un altro è assolutamente aliena
vista da qui".
E
scavando nella storia si scopre che Luca Parmitano non è
il primo paternese innamorato dello spazio. Già prima di
lui, negli anni '60 c'era chi lo spazio lo sognava
disegnando progetti, tra questi un sistema di propulsione
a razzo unico.
Lui
era Antonino Ciancitto, laureatosi in ingegneria
industriale a Genova. I suoi studi, le sue idee vennero
esaminati anche dalla Nasa e dalla Società Aerospaziale Lockeed
dimostratasi interessata al brevetto proprio del sistema a
propulsione. Un rapporto però non andato a buon fine per
l'assenza di finanziamenti Nasa.
Le
sue ricerche vanno avanti con un'attività fitta tra
l'Italia e l'America che gli permise di mettere a punto
una serie di studi in campo spaziale. Il prossimo 7 agosto
saranno 10 anni dalla sua scomparsa, di un altro illustre
uomo a cui la città di Paternò ha dati i natali, un
altro uomo però dimenticato dalla sua terra.
Mary
Sottile
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